Con un corpo snello, muscoloso elegante e mimetico è facile incontrarlo in posizione d'agguato, appoggiato su un gradino della parete o tra le alghe. Le pinne corte ma potenti, la testa enorme e schiacciata con una bocca fornita di 700 denti acuminati, fanno di lui una vera macchina da guerra. Da gran predatore ha una livrea mimetica con striature giallo-bronzo e grigio marrone su tutto il corpo, mentre il ventre è bianco. Può raggiungere la lunghezza di 1,5 mt. e il peso di 20/25 Kg. Si può incontrare ovunque in parete o tra le alghe, ma è sempre guardingo e velocissimo a fuggire, mentre la notte è più facile da avvicinare.
Distribuzione e habitat
Diffuso in quasi tutto l’emisfero settentrionale del mondo, in Italia il luccio è specie autoctona in molti dei nostri laghi, stagni e corsi d’acqua. L’habitat ideale è la fascia litoranea su bassi fondali sabbiosi e fangosi ricchi di alghe e di canneti.
E’ un pesce piuttosto sedentario. Per difendere il proprio territorio non disdegna il cannibalismo molto comune anche negli esemplari più giovani.
Alimentazione
Nelle prime fasi di vita si alimenta di invertebrati e di plancton, passata questa fase, peraltro molto breve, il luccio preda di tutto; pesci, anfibi, roditori, giovani anatre ed uccelli acquatici. Questo pesce è un vero maestro nell’arte dell’agguato, infatti, sfruttando le sue capacità mimetiche e la sua velocità, nascosto nella vegetazione, scatta contro la preda con attacchi fulminei che non lasciano scampo. La forma del suo corpo è proprio finalizzata al raggiungimento di velocità altissime in tempi brevissimi, quasi un batter d’occhio, velocità che comunque questo pesce non è in grado di mantenere per lungo tempo. E’ un pesce molto vorace in grado di predare grandi quantità di pesci.
Riproduzione
La riproduzione ha luogo tra febbraio ed aprile, quando le femmine depongono le uova tra la vegetazione presente nei bassi fondali sabbiosi o fangosi. Dopo la schiusa le larve si fissano alla vegetazione, tramite una ventosa posta davanti agli occhi, sino al completo riassorbimento del sacco vitellino.
Famiglia: esicuadae
Ordine: esociformes
Nome dialettale: Lusso, lussio, luzo, lusc, verdun, luss, loess, löss